La Macarena compie 30 anni, è la hit che fece ballare l'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton
Compie trent'anni "La Macarena", probabilmente la canzone spagnola più conosciuta al mondo, composta da due sivigliani doc, Antonio Romero e Rafael Ruiz, oggi ambedue 75enni, meglio conosciuti come Los del Rio. Da ragazzi, i due iniziarono a cantare per animare le feste della nobiltà andalusa, ma dopo aver composto questa canzone, da tre decenni fanno ballare il mondo interno, grandi e piccini, ovunque, nelle piazze, nelle feste, in discoteca. Di questo motivo, immancabile nei balli di gruppo, sono state fatte oltre 4500 versioni, praticamente in tutte le lingue del mondo. Ha venduto oltre 100 milioni di copie, conquistando 3 dischi d'oro, 7 di platino, uno di diamante. Una hit mondiale, comparsa in almeno 50 film: persino Bill Clinton la scelse come una sorta di colonna sonora ufficiosa della sua vittoriosa campagna elettorale del 1996, quella della rielezione. Il video in cui balla al ritmo di "dale a tu cuerpo alegría, Macarena, que tu cuerpo es pá darle alegría y cosa buena", alla festa della vittoria del 6 novembre del 1996 a Little Rock, è una delle immagini simbolo degli anni '90. Il clou del successo arrivò infatti nel biennio 94-96 quando sbancò le vendite di mezzo mondo, in Europa come oltreoceano, sino alle Filippine, diventando prima nella celebre Billboard, la classifica della musica Usa, per 14 settimane consecutive. In occasione di questo anniversario, s'è girato in Spagna un documentario in due puntate, dal titolo appunto "Macarena", prodotta da Movistar, che debutterà nei primi mesi del 2024. Nella serie si racconta come nacque questa canzone: i due cantanti si trovavano ospiti dell'allora presidente del Venezuela. A cena conobbero una bellissima ragazza, una ballerina venezuelana, Diana Patricia, che ispirò uno dei due spagnoli ospiti, Antonio Romero. La notte stessa, in hotel, compose la musica, nei giorni seguenti arrivarono le parole. In origine si chiamava Magdalena, subito dopo però prese il nome definitivo, in omaggio alla figlia di uno dei due autori. "È un musica estremamente semplice, umile, che però si attacca ai tuoi neuroni", racconta il suo autore presentando la serie. "Ha la freschezza della musica naturale: quando la musica è così e i cantanti sudano nel cantarla e nel ballarla, tutto questo arriva diretto al pubblico. Nei concerti la cantiamo almeno due volte: regala felicità all'umanità, bisogna fare cose perchè la gente si senta bene e sia felice".