Il Collegium Musicum Almae Matris di Bologna compie 70 anni

17.10.2023

Nei suoi 70 anni di attività è stato diretto da alcuni dei più importanti maestri bolognesi, da Mario Baroni a Fulvio Angius, da Angelo Ephrikian a Tito Gotti: si tratta del Collegium Musicum Universitatis Studiorum Bononiensis Chorus Academicus riunitosi per la prima volta nel 1953 nell'Aula Carducci dell'Università di Bologna sotto la guida dei coniugi Nerina e Alberto Micheli e poco dopo riconosciuto come coro ufficiale dell'Ateneo. Formato da studenti e studentesse, il gruppo si inserì ben presto nella tradizione dei cori universitari internazionali, compiendo, già nel 1955, una lunga tournée in Germania, primo degli innumerevoli scambi con le università straniere. Solamente nel 1961 il coro prese il nome di Collegium Musicum Almae Matris, con cui oggi è conosciuto, e venne affiancato da un Ensemble di strumentisti che si dedicò alla riscoperta degli strumenti antichi, denominato Antiqua Musica Italica.  Per festeggiare l'importante traguardo, è stata organizzata una Reunion che nei prossimi giorni riporterà a Bologna circa 400 persone che nel corso degli anni hanno fatto musica col Collegium. Il 21 ottobre alle 21, infatti, l'aula magna Santa Lucia ospiterà un grande concerto sinfonico-corale con i vecchi e gli attuali componenti di Coro e Orchestra. Anche su podio, naturalmente, si avvicenderanno per la direzione i maestri di ieri e di oggi: Enrico Lombardi, Barbara Manfredini, Alissia Venier e David Winton. Il concerto potrà essere seguito esclusivamente in streaming sul canale YouTube del Collegium Musicum poiché la sala è già riempita dall'eccezionale numero di musicisti. Le iniziative per i 70 anni del Coro bolognese comprendono, oltre al concerto, anche una mostra fotografica che ne ripercorre la storia, visitabile fino al 31 ottobre nell'atrio della Biblioteca Universitaria di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33): una serie di immagini che racconta una storia di musica, di viaggi e di amicizia, che ancora oggi continua il suo corso e porta le sue note dentro e fuori l'Università di Bologna.