È morto Gerry Marsden di Gerry and the Pacemakers
È morto Gerry Marsden. Il leader del gruppo anni '60 Gerry and the Pacemakers aveva 78 anni ed è scomparso dopo una breve malattia. Originaria di Liverpool come i Beatles, la band era diventata celebre per la versione di You'll Never Walk Alone, il pezzo di Rodgers & Hammerstein tratto dal musical Carousel. La canzone finì al numero uno nel Regno Unito nel 1963 venne adottata dai tifosi del Liverpool che cominciarono a cantarla quando la loro squadra giocava in casa. «La voce di Gerry ha accompagnato le nostre serate migliori. Il suo inno ha unito calciatori, staff e tifosi in tutto il mondo, contribuendo a creare qualcosa di speciale», si legge sull'account Twitter ufficiale della squadra inglese. Ai primi tempi, Gerry and the Pacemakers erano rivali dei concittadini Beatles con cui condividevano il manager Brian Epstein e per alcuni singoli il produttore George Martin. Il loro primo 45 giri a raggiungere il numero uno nel Regno Unito è stato How Do You Do It?. Era stato registrato originariamente dai Beatles, che avevano invece optato per debuttare con Love Me Do. Gerry and the Pacemakers ebbero successo anche negli Stati Uniti con Don't Let the Sun Catch You Crying, che Gerry Marsden e i suoi eseguirono all'Ed Sullivan Show in piena British Invasion tre mesi dopo la celebre performance dei Beatles del febbraio 1964. L'altro loro grande successo, su entrambe le sponde dell'Atlantico, è Ferry Cross the Mersey. La band si è sciolta nel 1967. Nel 2003 Marsden ha ricevuto l'onorificenza di Membro dell'Impero Britannico (MBE) per l'attività di beneficenza. Dopo avere appreso la notizia, Paul McCartney l'ha ricordato con due tweet. «Era un amico dei tempi di Liverpool. Lui e il suo gruppo erano i nostri principali rivali nella scena. Le sue interpretazioni indimenticabili di You'll Never Walk Alone e Ferry Cross the Mersey sono ancora nel cuore della gente e ci ricordano un tempo felice per la musica britannica. Sono vicino alla moglie Pauline e alla famiglia. A presto, Gerry. Ti ricorderò sempre con un sorriso».