Con Fabio Capponi: intervista all'artista di "Nella bellezza infinita"

27.09.2024

Fabio Capponi pianista e compositore italiano, nasce a Sant'Elpidio a Mare (FM) nel 1977. Diplomato in Pianoforte al Conservatorio di Musica "G.B.Pergolesi" di Fermo e laureato in Ingegneria presso l'Universita' Politecnica delle Marche, inizia lo studio del pianoforte all'età di 7 anni. Appena maggiorenne si immerge nell'universo della composizione solistica e a 23 anni incide il suo primo disco: "Naturalpiano". Ha studiato pianoforte jazz con Mike Melillo, frequentato la Berklee Summer School all'Umbria Jazz Clinics di Perugia, la Masterclass di Improvvisazione dello Stresa Festival con Enrico Pieranunzi, il Corso di Composizione di Musica per Film all'Accademia Chigiana di Siena con il M° Louis Bacalov ed il Laboratorio di Composizione di Musiche per il Cinema Muto con il M° Rossella Spinosa. Nel 2009 esce il suo secondo album di composizioni per Piano solo "A Due Mani" e debutta nei teatri italiani con lo spettacolo "Il Sorriso di Charlie". Nel 2016 esce il suo Album "Occhi negli Occhi" e con il brano "Terra di Smeraldo" vince il terzo premio al Concorso Internazionale di Composizione "Maurice Ravel" di Novara. Nel 2018, con l'Album "SOULS", sancisce il sodalizio artistico con la cantautrice Serena Abrami. In ambito teatrale cura e scrive musiche originali di spettacoli teatrali tra cui quelli con il filosofo Cesare Catà (Macbeth", "Romeo & Giulietta" , "Riccardo II", "Virginia Woolf, gli abissi della nostalgia", "Jane Austen", "Veronica Franco, la geniale cortigiana", "Frankenstein in love", "Pier Paolo Pasolini, in terribile stato") e della scrittrice Lucia Tancredi (La vita privata di Giulia Schucht", "Lo sferisterio a Macerata e l'avventura dei cento consorzi", "Aida 1921").

È appena uscito il suo nuovo Album "Nella bellezza infinita" di composizioni per pianoforte ed orchestra d'archi piubblicato da Blue Spiral Records. I brani sono ispirati alla vita di donne tanto reali quanto immaginarie che, con la "bellezza infinita" delle loro anime, hanno lasciato o lasceranno un segno indelebile in ognuno di noi: da Jo March a Virginia Woolf, da Amelia Earhart a Mary Shelley, da Dolores Prato a Nina, sua figlia.

  • Essendo un artista emergente ma già con diversi risultati conseguiti ci racconti in breve che artista sei?

Sono un artista di formazione classica evoluto nella modern classical / neo classical con esperienze nella pop music.

Ascolto tutti i generi musicali senza pre-concetti ed amo le contaminazioni musicali.

La mia formazione preferita in concerto è pf + quintetto archi nella modern classical e pf+voce nel pop.

Adoro il pianoforte spesso relegato ad una concezione classica ma con un grande potenziale di evoluzione musicale ed oggi non a caso sta vivendo un periodo di grande splendore !

Da piccolo avevo anche il sogno di suonare la batteria ma è rimasto solo un sogno. Oggi mia figlia Nina di 5 anni sta iniziando a suonare la batteria, dietro sua autonoma richiesta, e ne sono ovviamente felice!!

  • Quali sono le tue influenze e i tuoi riferimenti musicali?

I miei compositori / autori preferiti sono John Williams, Morricone, Marianelli, Alicia Keys, Stromae, Anzovino, Strelisky. Ognuno a suo modo ha sicuramente influenzato la mia scrittura.

  • Come componi? Senti un tema musicale nella tua mente o è più basato sulla creazione da sensazioni?

Nel corso degli anni il mio processo creativo si è evoluto. Inizialmente partiva da una sessione di improvvisazione da cui estraevo gli elementi più interessanti per passare ultimamente ad una scrittura che nasce comunque da un processo estemporaneo ma che vado a lavorare nel dettaglio a livello compositivo. Ad esempio il brano "Dolores" nasce, per quanto riguarda il tema iniziale, da una fase improvvisativa per poi passare al tema centrale (quando entrano gli archi) nato da una scrittura compositiva, per poi concludersi in un contrappunto tra il tema assegnato alla tromba e gli archi.

In questa fase del mio processo evolutivo musicale, mi trovo molto bene nella composizione mista (improvvisazione / scrittura).

Ritengo che ci debba essere un buon equilibrio tra le due componenti comunque imprescindibili.

Il tutto "condito" da una buona dose di Bellezza!

  • Come è nato il tuo ultimo album "Nella bellezza infinita"?

L'Album è stato un viaggio alla scoperta di me stesso e della mia essenza. Più scoprivo me stesso e più l'Album prendeva forma. Infatti il mio istinto musicale mi ha condotto in questo periodo di vita a scrivere musica ispirata principalmente a figure femminili. Un processo creativo istintivo in riconoscenza di quel mondo (quello femminile) che tanto mi ha coccolato, cresciuto, amato ed educato fin da piccolo, compensando la prematura perdita di mio papà, mai conosciuto e che tanto amava la musica.

Così nasce "Nella bellezza infinita", un viaggio attraverso la musica in cui ho immaginato la vita di donne tanto reali quanto immaginarie che, con la "bellezza infinita" delle loro anime, hanno lasciato o lasceranno un segno indelebile in ognuno di noi: da Jo March a Virginia Woolf, da Amelia Earhart a Mary Shelley, da Dolores Prato a Nina, mia figlia.

  • In quale momento della giornata componi? E' dettato da un'urgenza espressiva o mediti e pianifichi il tutto con scrupoloso criterio?

L'istinto creativo è come un sogno. Appena realizzi di averlo devi memorizzarlo subito altrimenti potrebbe scomparire per sempre. Sicuramente per agevolare il processo creativo occorrono due condizioni fondamentali: il silenzio e la mente libera.

Per questo secondo me la notte sarebbe il momento ideale.

Non ho mai pianificato la composizione ma resto sempre in ascolto delle mie ispirazioni che spesso arrivano nei momenti più inappropriati.

Per questo ho sempre pronto un bel registratore digitale sul pianoforte nel mio studio!

Un tempo le case discografiche a dettare il bello e cattivo tempo, poi la crisi del discocon l'avanzare delle nuove tecnologie. Oggi è tutto a portata di tutti. Musica e social network che ne pensi?

Oggi la produzione musicale è abbastanza liberalizzata e tutti possono pubblicarla in maniera digitale, senza nessun ostacolo. Da un lato tale situazione ha il vantaggio di portare alla luce dei talenti che diversamente sarebbero rimasti "incompresi" mentre dall'altro, in mancanza di una selezione delle opere, vi è un abbassamento di qualità dei prodotti musicali.

Il pubblico rimane comunque il grande arbitro di questa partita.

Iniziamo allora ad ascoltare musica con più interesse ad esempio andando ai concerti!

  • Cosa risponderesti a chi ti chiede perché dovrebbe ascoltare la tua musica?

Perché è autentica: le mie composizioni nascono dal cuore!

  • Per te il senso della musica in che cosa consiste? O se credi, il fine di far musica?

Questa è una domanda impegnativa !!

Il senso della musica?

Avrà mai una risposta questa domanda?

Posso dare alcune risposte: perché ci fa stare bene, perché fa parte del dna umano, perché alimenta la nostra anima, perché da un senso alla nostra vita, perché ci può salvare, perché può muovere le coscienze umane, perché può solo che far del bene, perché unisce, perché ci rende liberi, perché ci dimostra che esiste la bellezza, perché ci cura, perché ci fa innamorare, perché ci fa piangere, perché ci fa sognare!

  • Ci potresti gentilmente anticipare qualcosa circa i tuoi prossimi progetti?

Ho mille cose in testa che vorrei realizzare e per adesso le lascio cuocere ancora un po'…