A Milano un festival per 'Quel gran genio' di Lucio Battisti
Per il secondo anno consecutivo Milano ricorda Lucio Battista dedicandogli un festival con concerti, incontri e musica in strada e in metropolitana. 'Quel gran genio' partirà il 26 settembre con una anteprima, il concerto 'Mina e Battisti: il duetto e altre storie' in programma al teatro Martinitt. Una rievocazione dell'unico duetto che i due fecero, il 23 aprile 1972 durante la trasmissione Teatro 10, quando cantarono insieme i maggiori successi di Battisti. Il programma vero e proprio si svolgerà dal 27 al 29 settembre. Proprio il 27 alle 10:30 l'Auditorium del CPM con il convegno "Anima Latina: solo un album di canzoni" a cui prenderà parte, fra gli altri, il batterista Gianni Dall'Aglio. Alle 18:30 allo Ied torna, dopo il successo dello scorso anno, "Battisti in classica: chitarra e quartetto d'archi" mentre alle 20:30 nella biblioteca di Baggio è in programma l'incontro 'La Storia della Numero 1', ovvero l'etichetta fondata da Lucio insieme a Mogol nel 1969, che lanciò fra gli altri Pfm, Edoardo Bennato e Ivan Graziani. Il 28 alle 11 allo spazio Washington ci sarà la presentazione di libri e dischi usciti nell'ultimo anno su Lucio Battisti con l'annuncio, spiegano gli organizzatori del festival, di "una grande novità in ambito discografico". Dalle 14:30 la musica del cantautore invaderà le strade di Milano con la Magicaboola Brass Band che da corso Vercelli arriverà in via Washington. Conclusione di giornata nello spazio Gecko23 di via Brembo alle 21:30 con lo spettacolo di "One Man Band" con Carlo Poddighe. Nell'ultimo giorno, gran finale alle 15:30 con il concerto "Lucio per gli altri" in cui verranno eseguiti i maggiori successi scritti da Battisti e Mogol per altri interpreti, come "Eppur mi son scordato di te", "Il Paradiso" o "Insieme", "Amor Mio" e "Io e Te da Soli". "L'obiettivo - ha spiegato Francesco Paracchini, ideatore della manifestazione - è lo stesso dell'anno scorso: far comprendere sempre di più che Battisti è stato uno degli artisti più innovativi della musica italiana. Con Mogol certo, ma anche con Velezia e Panella".